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origini e identità
nel ragazzo adottato
nuovo
progetto
● dove nasce il progetto?
L’età dell’adolescenza è la fase della vita in cui la persona cerca di capire chi è e di definire la propria identità.
Il processo di costruzione del sé dura tutta la vita, ma ci sono dei periodi sensibili, in genere legati a trasformazioni e passaggi, in cui operiamo una revisione e definizione di noi stessi.
Nel ragazzo adottato la costruzione del sé implica necessariamente la domanda sulle proprie origini. Proprio perché nella storia dell’adottato un “prima” e un “dopo” sono particolarmente visibili, può essere più complicato integrare parti di sé e aspetti della propria vita in un continuum fluido e armonico.
La lunga esperienza maturata in campo adottivo ci convince del fatto che è fondamentale raccogliere le domande sul tema della propria origine ed accompagnare i ragazzi e le famiglie a trovare risposte in tempi adeguati.
Sempre più frequentemente, infatti, si interviene troppo tardi, in particolare quando:
- si sono ormai strutturati disagi conclamati
- si sono compromesse le relazioni familiari
- ci si è esposti a rischi connessi alla ricerca delle origini
con metodi “fai da te”.
E’ importante precisare che “ricerca delle origini” non coincide con il “voler conoscere i genitori biologici”. La ricerca dei genitori biologici può essere solo l’epilogo o comunque una piccola parte di un processo più ampio che ha che fare con la strutturazione di sé e della propria identità.
Le domande in gioco sono: chi sono? Cosa è successo? Perché proprio a me? Questa è la vera curiosità del ragazzo, non tanto quella di conoscere le persone reali che lo hanno messo al mondo.
● a chi è dedicato
Dopo tanti anni di operatività, abbiamo costruito un modello di intervento strutturato rivolto a ragazzi, famiglie e giovani adulti, alle prese con problematiche relative alla costruzione della propria identità ed alla ricerca delle origini, quale parte integrante di questo processo.
In base alla valutazione della singola e specifica situazione si potrà costruire un percorso che consiste in uno o più dei seguenti interventi:
- Terapia individuale focalizzata sui temi dell’identità,
origine e vissuti traumatici - Terapia familiare
- Terapia genitoriale
- Gruppo su “identità e origini” aperto ai ragazzi che vogliano condividere gli interrogativi su questo tema. Il gruppo segue una metodologia originale appositamente costruita.
- Intervento terapeutico domiciliare di compagno adulto
● gli obiettivi
- Aiutare il ragazzo a confrontarsi con il tema delle origini per discernere i motivi che sono alla base delle sue curiosità e domande:
- Costruzione della propria identità?
- Fuga verso un passato idealizzato per fuggire da relazioni presenti insoddisfacenti?
- Desiderio di chiudere un cerchio?
- Trovare una propria integrità?
- Fornire uno spazio di condivisione e ascolto delle domande che il ragazzo può essere reticente a porre ai genitori adottivi, nel dubbio di causare loro dispiacere o imbarazzo o per la paura di non trovare accoglienza e risposte.
- Sostenere i genitori adottivi nell’attribuire il giusto significato alle curiosità del figlio, evitando fantasmi e paure inespresse, ma che aleggiano nell’ambiente familiare.
- Accompagnare le famiglie in un processo molto delicato e complesso di ricerca, in cui spesso sono lasciate sole dalla Legge e dai Servizi.
- Fornire confronto e rispecchiamento tra persone che condividono la stessa tematica e problematiche.
- Intervenire in modo adeguato e tempestivo per prevenire la strutturazione di personalità poco integrate o disarmoniche, laddove il ragazzo tenda a tenere troppo separato passato e presente, in modo rigido e difensivo.
● chi se ne occupa
- Dott.ssa Monica Tomassoni